Itinerario 6 – Monte Gradiccioli

 

Piero – Monteviasco – capanna Merigetto – Monte Pola – Monte Gradiccioli – Tamaro – Alpe di Neggia – Indemini – Biegno Piero Giro ad anello di ampio respiro adatto ad escursionisti allenati. La passeggiata (giro ad anello) è veramente molto bella, piuttosto lunga, dal notevole dislivello e con alcune possibilità di modifica. Sempre ben segnalata non presenta tratti pericolosi. Assolutamente necessaria avere con sé una cartina, visto il porcorso piuttosto articolato. Da Indemini a Biegno ci sono un paio di chilometri su strada asfaltata. Fattibile nella buona stagione (in caso di stagioni rigide neve e ghiaccio persistono abbastanza a lungo). L’intero giro ad anello è fattibile in circa 8 ore 30 minuti (

Descrizione della gita.

Si attraversa Piero in direzione Ponte di Piero (punto di partenza della funivia). Una volta attraversato il Ponte sul fiume Giona, sulla sinistra, si trova il bivio – segnalato – con la famosa scalinata (circa 1400 scalini in pietra, risalente all’inizio dell’800) che conduce a Monteviasco. Dopo una camminata di una quarantina di minuti interamente nel bosco si arriva al santuario della Madonna della Serta e dopo pochi minuti a Monteviasco (prendendo indifferentemente uno dei due sentieri oltre la chiesa); ammirato lo splendido borgo (Ne parliamo qui) per proseguire nell’itinerario si deve oltrepassare il paese seguendo le indicazioni ben fatte: superate alcune baite ed ammirato sulla destra il panorama dell’intero abitato si giunge presto ad un bivio (Alpe Polusa) con i classici cartelli gialli (le cui indicazioni riguardo ai tempi di percorrenza sono un po’ ottimiste): a sinistra il sentiero per la capanna Merigetto (rifugio Cai Germignaga), Alpe Corte, passo Agaria, M.te Gradiccioli e M.te Tamaro (direzione da prendere) a destra si prosegue verso Viasco e Curiglia. Dal bivio, passando per l’alpe Corte, bell’alpeggio ormai abbandonato, si arriva alla Merigetto in circa un’ora e quindici minuti, godendosi un paesaggio di notevole bellezza con scorci sulla dorsale Lema Tamaro ed il lago Maggiore. La meta successiva è il Monte Pola (il “panettone” alle spalle della capanna, salita segnalata dai tradizionali bolli bianchi e rossi, raggiungibile in circa mezz’ora). Facile, a questo punto, incontrare un numero maggiore di escursionisti: abbiamo raggiunto una delle tappe intermedie della traversata Lema/Tamaro, da molti considerata una delle più belle escursioni del canton Ticino. Chi fosse stanco può invertire la rotta per rientrare all’Agriturismo (al momento di pianificare la passeggiata va considerato comunque anche l’utilizzo della funivia che porta a Monteviasco, per “limare” il dislivello di Ca. 500m). Sulla sinistra si scorgono il monte Gradiccioli dalle forme gentili ed il monte Tamaro dall’aspetto più imponente e selvaggio. A scelta si può decidere di salire su entrambe le vette o di aggirarle sfruttando i sentieri in costa. Da prendere in considerazione l’aggiramento del monte Gradiccioli e l’ascesa al monte Tamaro. Da qui, in meno di un’ora si scende all’alpe di Neggia (indicazioni in vetta). Volendo evitare di aggiungere dislivello si segue per la capanna Tamaro per poi procedere a sinistra verso l’alpe di Neggia. A questo punto, attraversato il piazzale, si deve risalire brevemente verso il monte Gambarogno fino ad incontrare il sentiero che, a mezzacosta, svolta verso sinistra, porta ad Indemini. Da Indemini, su strada asfaltata si scende a Biegno, attraversando le frontiere (passaggio per lo più libero ma meglio avere un documento d’espatrio valido). A Biegno, poco dopo la chiesa parrocchiale si trova il sentiero che scende a Piero.